Tonino Maurizi torna ed esporre nella sua Civitanova Marche con la personale “La seduzione delle forme”, dedicata principalmente alle sculture che hanno accompagnato la sua brillante carriera di artista.
I locali della Palazzina Liberty del Lido Cluana ospitano un percorso lungo e variegato, abilmente messo in mostra dalla curatrice dell’evento, nonché figlia di Tonino, Francesca Maurizi supportata dal critico Alvaro Valentini, che ha dedicato alla mostra le seguenti parole:
“A distanza di 66 anni dalla prima mostra di sculture, tenuta nel 1956 alla Galleria “Il sestante” di Milano, il noto artista marchigiano con atelier a Montecosaro Scalo, presenta le sue creazioni, elaborate con uno stile del tutto originale che evoca la ricerca e la sapiente manualità dei maestri del Rinascimento.
Sensibile, intuitivo, inventivo, Tonino Maurizi è teso a precorrere i tempi, formulando un verbo esclusivo in continuo progress che dalla tradizione neoclassica transita in una dimensione evocativa e simbolica secondo canoni di armonia formale e plastica, in perfetto equilibrio tra la visione razionale e l’astrazione ideale.
Un “genius loci” che del riserbo fa virtù e dell’inquietudine un medium espressivo di vivida stupefazione.
Maurizi si muove con viva spontaneità e limpida freschezza in grembo a questo alveo, debitore della lezione di Renzo Ghiozzi, in arte Zoren, che lo spronava a dare libero sfogo al suo talento, e in particolare del fascino che suscitava in lui l’estrosa e creativa personalità di Ivo Pannaggi, eletto poi a suo Maestro, attraverso i favolosi racconti di Nino Ricci, suo docente.
Tonino Maurizi proviene da un mondo in ebollizione, quello del dopoguerra, e da una generazione di autentici talenti: suoi compagni di studio e d’avventura sono stati il tre volte premio Oscar Dante Ferretti, gli scultori Valeriano Trubbiani e Francesco Bonanotte, i pittori Danilo Bergamo, Silvio Craia, Guido e Carlo Bruzzesi, l’artista editore Giorgio Cegna, tutti giovani animati da uno straordinario slancio vitale e dallo spirito d’innovazione artistica.
Fin dagli albori la ricerca di Maurizi si sviluppa nel rapporto intimo con la materia.
Nel suo lavoro usa vari materiali ma predilige il legno per i mirabili effetti luministici con lo spazio ambiente, per il calore-colore delle superfici trattate, per la molteplicità delle soluzioni offerte.
La metamorfosi della materia in Maurizi si sviluppa con una duplice finalità: da un lato, quello dell’arredo di ambienti e spazi, come attestano mobili e strutture composite; dall’altra, quella più propriamente artistica, tesa ad assecondare l’impulso creativo, seppure le due forme, connesse e dialoganti tra loro, siano sostenute da un’unica tensione ideale, quella dell’armonia e della bellezza, valori basilari questi che discendono da una visione estetica ed etica di fare arte autentica in tutte le sue varie espressioni.
Questo suo modo di operare gli consente di modernizzare l’azienda di famiglia, operante fin dal 1930, trasformandola nel volger degli anni in una qualificata e competitiva impresa di progettazione e realizzazione di mobili a livello nazionale (gli Arredamenti Maurizi, appunto) dove può far valere le sue geniali intuizioni di interior designer, pittore, decoratore, scultore, ebanista, scenografo di spazi e ambienti.
In altre parole, un fantasioso, visionario, immaginifico artista artigiano, capace di far influire bellezza, armonia e stile in un unico progetto/opera di fulgida rivelazione.
Analizzando l’iter umano e artistico di Tonino Maurizi si rileva come egli sia sempre ritornato sui suoi passi, non tanto per ripeterli, quanto per tracciavi a fianco dei nuovi percorsi, dapprima sperimentando avventure oltre ogni limite, poi ritornando agli affetti più cari e alle radici natie, per lui molto più importanti di qualsiasi successo.
Infine, intraprendendo un nuovo viaggio di indagine e di creatività che a tutt’oggi non può dirsi concluso, tant’è la sua passione, la sua freschezza di idee e di progetti, il suo (e nostro) stupore per le innumerevoli opere realizzate, assecondando un impulso di genuina, poetica germinazione.
Su queste linee estetiche si cala la mostra di Civitanova Marche…che presenta una quarantina di sculture di piccolo e grande formato (e quattro dipinti), dal reale figurativo all’astratto simbolico ed evocativo, tutte opere ricondotte al senso pieno della bellezza, dell’armonia e dell’innovazione.
Per Tonino Maurizi è motivo di pura gioia e diletto svelare nella città in cui abita con la famiglia gli esiti del suo lungo e fecondo lavoro di ricerca e limpida creatività.”